Con questo itinerario si può scoprire l'influsso ancor oggi percepibile del Medioevo sull'intera area. Il percorso toccherà le tre cattedrali, le chiese rupestri, i castelli e le rocche più importanti, alla ricerca di quell'alone di mistero che avvolge questi luoghi cristallizzati nel tempo.
Brevi cenni storici
S. Maria della Lode, sede della diocesi Sabina a partire dal 781 e per tutto il Medioevo, costituì una sorta di elemento equilibratore, per il papato, dell'influenza sul territorio della filo-imperiale Abbazia di Farfa, che aveva approfittato della fuga delle popolazioni rurali verso le zone elevate in cerca di riparo dalle invasioni barbariche per gestire il fenomeno e prendere il controllo sui nascenti abitati. L’Abbazia, infatti, assegnava le terre da coltivare e, dopo aver provveduto a reperire una località elevata e rifornita di acque perenni per ogni comunità, otteneva dalle autorità superiori il permesso di costruire una cinta muraria esterna. Buona parte di questi insediamenti presero il nome di Poggio e spesso furono edificati su ruderi di epoca romana allo scopo di disporre agevolmente di materiale da costruzione. In seguito alle numerose invasioni barbariche, i poggi divennero delle vere e proprie fortezze: ebbero cosi origine i castra (castelli fortificati) arroccati in posizione scoscesa sulla sommità di una collina.
All'inizio del XII secolo, i pontefici iniziarono ad estendere progressivamente il loro dominio sull'intero territorio attraverso una maglia sempre più fitta di castra specialia, sotto il loro diretto controllo, che finì per soffocare i possessi farfensi messi in discussione dal Concordato di Worms nel 1122. Componente non secondaria di questo disegno fu un'intensa campagna di costruzione e di ricostruzione di nuove chiese in stile romanico, come ad esempio la stessa cattedrale, S. Maria Assunta a Tarano, S. Pietro ai Muricento a Montebuono e S. Maria Assunta a Fianello. Nel XV e XVI secolo, pian piano, vaste zone del territorio furono affidate al controllo di importanti famiglie della nobiltà soprattutto romana. Terminati i periodi delle invasioni barbariche e delle lotte fra papato ed impero, le esigenze difensive passarono in secondo piano e molte fortezze furono tramutate in dimore di rappresentanza o residenze estive.